home page

eventi

 

7 / 16 maggio 2002 - Umanesimo e Tecnologia
Personale di Giuseppe Di Franco

Con il lavoro "Umanesimo e Tecnologia" ho cercato di dimostrare che la scienza e la tecnologia non possono fare a meno del supporto tradizionale delle antiche conoscenze inteso come stimolo vitale a conoscere, scoprire e inventare in modo consapevole e responsabile; che arte, filosofia e scienza devono tornare a incontrarsi come succedeva in passato, devono ritrovare la radice comune che è il mito superando la separazione fra scienze naturali da una parte e arti e discipline umanistiche dall’altra.
Il lavoro è un tentativo di sintesi, nell’attuale "era digitale", tra una visione evangelica dei profeti dei media , e una visione apocalittica, rischio dell’eliminazione della specie, attraverso la futuribile prossima costruzione del CYBORG chimera composita uomo-macchina, momento nodale, svolta presumibile del progresso scientifico.
Proprio attraverso il recupero, il riassemblamento e la riappropriazione di moduli elettronici, microcip, condensatori, valvole, magneti e cavi elettrici organizzati in "sistemi iconici integrati" (icone elettroniche), che danno vita a strutture d’arte e rimandano al simbolo e all’archetipo ,la mia opera invita alla riflessione che le due culture, la scientifica e l’umanistica, devono ritornare a convivere come succedeva in passato.
La mostra "Umanesimo e Tecnologia" si compone di sedici pittosculture (icone elettroniche), tre sculture elettroniche e due collages su tela. La mostra, in sintonia con le recenti interpretazioni dei mutamenti sociali in atto,invita alla riflessione che in ogni tempo l’uomo troverà se stesso solo in se stesso, così come ricorda l’imperativo socratico inserito nel frontespizio del tempio di Apollo a Delfi.
L’icona "Esasperati" rappresenta al riguardo l’attuale condizione dell’uomo esasperato, in bilico tra il nichilismo, l’afasia, l’annientamento della specie. Le maschere antigas sono al tempo tentativi estremi di difesa dai miasmi atmosferici, oppressione di un potere mass mediatico che vuole ridurre al silenzio-assenso; ma sono anche "altoparlanti" con cui l’uomo grida il disagio del vivere quotidiano e il suo "non starci".
In accordo con le tematiche dell’Esasperatismo, movimento artistico e culturale fondato a Napoli da A. Giuliani nel Maggio 2000, la mostra ripropone la necessita di ripensare il rapporto uomo-macchina, e di ricollegare la scienza con la coscienza in un’ottica di reintegrazione e di riconciliazione responsabile.

Giuseppe Di Franco