Appello degli Artisti aderenti al Movimento “Esasperatismo Logos & Bidone” di Adolfo Giuliani, fondatore del Manifesto Maggio 2000

 

Gli Artisti del Movimento, riunitisi su sollecitazione di Adolfo Giuliani presso il centro d’arte e cultura “Il Bidone” di Via Salvator Rosa, 159 – Napoli, promulgano il presente appello al fine di invitare i colleghi di tutto il mondo ad unirsi al loro messaggio di denuncia e di speranza, ritenendo che l’arte sia il veicolo culturale più veloce di diffusione e di divulgazione, data l’urgenza e la gravità dell’attuale momento storico. Per tale motivo essi ribadiscono quanto dichiarato dai firmatari del documento registrato l’11 / 03 / 2003 c/o l’Ufficio Atti Pubblici di Napoli e del documento esasperatista  pubblicato in occasione del Maggio dei Monumenti 2003.

Gli artisti aderenti al Movimento “Esasperatismo Logos & Bidone” avvertono la necessità di porsi su di un cammino comune per raggiungere un’ unità estetica e concettuale che permetta un’immediata identificazione e caratterizzazione del Movimento stesso. A tal fine gli Artisti hanno elaborato un’idea unificante in termini estetici, concettuali ed espositivi per rendere immediatamente riconoscibile il messaggio al fruitore. Il simbolo unificatore è stato individuato nel Bidone, inteso sia come contenitore del messaggio esasperatista, sia come icona a cui l’artista possa liberamente ispirarsi per esprimere la sua sensibilità e la sua personale interpretazione dei contenuti del Movimento.

L’esasperatismo esige un nuovo modo di testimoniare e di comunicare il grado di esasperazione globale, planetario, a tratti non più controllabile del vivere quotidiano, e di riproporre nuove strategie di dignitosa vivibilità per migliorare la qualità della vita e risanare le ferite e le lacerazioni del Bidone – terra e del Bidone – uomo. Esasperatismo, quindi, come denuncia e come progetto di risposte adeguate all’esasperazione; come necessità di testimoniare e di comunicare in modo chiaro e comprensibile per riportare l’arte alla vita e l’uomo all’appartenenza umana; per dar vita ad un programma per una nuova umanità meglio conciliata; per testimoniare il disagio del vivere quotidiano; per demistificare un potere mass mediatico che vuole ridurre l’uomo al silenzio-assenso.

Esasperatismo come testimonianza dell’Artista che identifica il proprio dovere, compito e significato nell’interpretare e decantare il fatto, il fenomeno, oltre l’immediatezza dell’immagine e la descrizione della sequenza di avvenimenti riportati dai media.   Artista che  coglie il significato profondo dell’evento contemporaneo nell’ambito di una memoria creativa che fissa l’oggetto e lo trasforma, integrando il dualismo dell’interiorità e del mondo esterno, per una libera e consapevole comunicazione. La libertà estetica è un fattore essenziale dell’arte di testimonianza, se essa deve adempiere alla propria funzione come significato, e il Bidone, come simbolo e come supporto catalizzante la denuncia e la testimonianza, può costituire la premessa per un unitario riferimento morale e iconologico  del movimento, nel rispetto delle molteplicità linguistiche, culturali ed espressive.
In tal modo vi potrà essere infine unità nella varietà.
             Napoli, 10 / 11 / 2006
                                                                   Gli Esasperatisti