Ione De Rosa
Docente di lingua e letteratura inglese

L’uomo succubo della scienza incontrollata

L’Esasperatismo è un momento dell’uomo che, guardando in se stesso, alla propria vita e al mondo, percepisce il disagio di non sentirsi più padrone delle sue scelte.
Il controllo sull’essere umano ha una lunga storia e la scienza odierna ha sviluppato tecniche avanzatissime a questo scopo.
In passato questo controllo veniva esercitato attraverso la forza fisica e dal dominio di una classe sociale più ricca e potente o dall’uso antico di pratiche di tortura.
Col passare del tempo addirittura ci furono filosofi e pensatori che teorizzarono la concezione del potere di controllo di un essere umano sull’altro.

Jeremy Bentham, nel 1786, aveva scritto un opuscolo "PANOPTICON" o "La casa d’Ispezione" che offriva all’uomo la possibilità di "vedere tutto" immaginando una prigione attraversata dalla luce e frugata dall’occhio di un Ispettore Invisibile e sempre presente. Egli credette di dare un valore morale alla sua utopia quando affermò che "Essere incessantemente sotto gli occhi di un Ispettore significa perdere la capacità di fare il male e il pensiero di fare il male".

L’Ispettore Invisibile sicuramente ci porta a pensare alla trasmissione del Grande Fratello che includerei, come una delle tante grottesche negatività dell’Esasperatismo, nel novero delle ferite del "Bidone" di Giuliani ed esorterei le persone a ritornare indietro nel tempo fino ad arrivare all’originale che è molto più degno di rimanere nella mente di tutti, mi riferisco al "Big Brother is watching you" del libro di George Orwell: "1984". Il romanzo di utopia negativa o distopia, ha definito, con il suo stile pessimista, i confini di una vera e propria scuola britannica della letteratura di anticipazione. Nel libro l’onnipotenza del potere prende il possesso dell’uomo ed estirpa la sua volontà e la sua anima, accusando i protagonisti di pericoloso individualismo. Incombe il potere distruttivo della scienza sui due, i quali vengono sottoposti ad un trattamento riabilitativo attuato attraverso un programma di tortura mentale e fisica e di manipolazione psicologica. Il potere è rappresentato dal Big Brother, il grande fratello che, con il suo occhio vigile controlla ogni strada o costruzione da un gigantesco poster sul quale è raffigurata l’immagine di un uomo (che però mai nessuno ha visto nella realtà). Ognuno è costantemente osservato da microfoni o videocamere perfino nel proprio appartamento. La memoria storica è cancellata e perfino il linguaggio viene man mano deprivato del suo vocabolario che viene ridotto al minimo, così da condizionare l’espressione del pensiero.

Forse più esasperante è la denuncia dello scrittore inglese Aldous Huxley, il quale immagina il mondo della Londra del 2540, organizzato in base a severi principi puramente scientifici, nel quale ogni uomo è pianificato geneticamente dalla nascita fino alla morte e fin dall’infanzia è traumatizzato da elettroshock e da lavaggi del cervello notturni. Non c’è spazio per le scelte individuali, l’uomo non ha sentimenti o passioni, desideri o curiosità. Il matrimonio, la famiglia sono soppressi, l’arte viene soffocata, il sesso è incoraggiato solo come esperienza fisica e promiscua. Anche qui incombe una presenza: quella dei Dieci Controllori che hanno il compito di controllare che tutto funzioni tranquillamente ed una droga, chiamata Soma, viene somministrata per sedare timori o depressioni, per promuovere alla fine una felicità imbecille.

Negli ultimi anni la scienza ha fatto passi da gigante rispetto alla prima metà del 20° secolo, da quando Huxley voleva mettere in guardia l’uomo dall’idealismo utopistico scientifico e sarebbe troppo lungo parlare di tutti gli scrittori filosofi o studiosi che si sono appassionati a questo problema. Il terrore ci coglie in pieno se poi assistiamo alla serie dei film americani "Matrix", la cui immagine più agghiacciante è il campo nel quale vengono coltivati feti umani.

Il nostro augurio è che il Movimento di Giuliani possa agire con altrettanta lungimiranza e, superata l’attuale fase di denuncia dei pericoli legati ad una scienza incontrollata e priva di qualsiasi tutela dell’Umanità, possa garantire al suo "Bidone" il naturale ruolo di un utero materno come unico contenitore di feti umani.

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